
Personal Pleasures si presenta come un’antologia di saggi che fanno parte dell’ampia produzione non narrativa di Rose Macaulay, scrittrice inglese nota per i suoi romanzi. I sessanta brevi scritti di cui si compone sono organizzati in ordine alfabetico, da Abroad a Writing, e sono proposti come riflessioni personali, dal tono apparentemente colloquiale. Si tratta di composizioni ricche di humour e allusioni colte, con frequenti rimandi a Shakespeare e citazioni da poeti inglesi del Cinque-Seicento, dalla mitologia greca, da Cicerone e Montaigne, offerti sempre in forma leggera, mai paludata. Questo è un testo “ai margini” dei generi letterari, tra la saggistica, l’autobiografia e il racconto; il gusto di Macaulay per le parole e l’amore per la lingua inglese non emergono soltanto dallo stile brillante, ma anche dai termini desueti e dai numerosi neologismi che contribuiscono al suo carattere erudito e arguto, nonché dalla vena poetica che l’attraversa.
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Rose Macaulay
Rose Macaulay (1881-1958) è autrice di ventitré romanzi (il più famoso è The Towers of Trebizond, 1956), due raccolte di poesie, libri di saggi, critica, viaggio e storia, numerosi articoli e recensioni. La sua narrativa spazia dal dramma domestico alla satira sociale, dall’impegno etico-civile fino al “fantasy”, con una scrittura che si inscrive sia nella modalità realistica sia nel filone modernista. Fu amica dei poeti T.S. Eliot e Rupert Brooke, oltre che di Virginia Woolf, Rosamond Lehmann e E.M. Forster.