
In questo volume, l’autore esplora una teoria rivoluzionaria sul processo di Gesù. Contrariamente alla narrazione tradizionale, non ci fu alcun vero processo. Gesù fu catturato durante uno scontro armato, si arrese, e i suoi discepoli si dispersero. Il tutto in un clima di stato di eccezione, con procedure sommarie. I Romani, intervenuti per bloccare l’azione di Gesù, lasciarono così un vuoto di informazioni: non sapremo mai cosa voleva fare realmente, se non che morì in una crocifissione collettiva insieme a degli zeloti. La storia, com’è giunta fino a noi, è il frutto del tentativo delle prime comunità cristiane di convivere con le autorità romane dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme, cercando di assolvere Pilato e di addossare la colpa a un’élite ebraica che ormai era stata dispersa ed esautorata. Basato su documenti esistenti, il libro offre, dal punto di vista giuridico, un’analisi critica scrupolosa e dettagliata di questi eventi storici e delle loro implicazioni.
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Pier Giuseppe Monateri
Pier Giuseppe Monateri insegna all’Università di Torino e a Sciences PO di Parigi. È membro dell’Accademia Internazionale di Diritto Comparato di New York e dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Tra le sue tante pubblicazioni si segnalano in particolare: Dominus Mundi (2018); The Italian Legal System (2015); Classics in Comparative Law (2014); Methods of Comparative Law (2012); Sovereign Ambiguity (2008); Black Gaius (2000); La Synecdoque Francaise (1983).