Wayne Shorter e il jazz incerto

Wayne Shorter e il jazz incerto

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Membro del quintetto “classico”, la formazione storica di Miles Davis, e poi leader per oltre quindici anni dei Weather Report, Wayne Shorter ha attraversato alcune delle più esaltanti fasi del jazz ed è oggi considerato uno dei più importanti sassofonisti viventi. Il saggio di Antonio Marangolo rende omaggio alla visione e alla carriera del maestro di Newark, dagli anni con i Jazz Messengers di Art Blakey alle attuali esperienze del Wayne Shorter Quartet, passando per le collaborazioni con Miles Davis, Joni Mitchell e perfino Pino Daniele. La lezione di Coltrane, di cui Shorter è in un certo senso erede, le sperimentazioni free jazz, il legame con la musica brasiliana e tutte le altre principali questioni legate alla sua musica vengono qui inquadrate sotto una duplice prospettiva: biografica e filosofica. Un libro imperdibile che ripercorre la carriera di un grande interprete del panorama musicale contemporaneo e di un testimone privilegiato della storia del jazz.

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Sull'autore

Antonio Marangolo

Antonio Marangolo, sassofonista, arrangiatore e compositore siciliano, ha dato vita a numerose formazioni di jazz moderno. Ha collaborato nell’ambito della canzone d’autore con Ivano Fossati, Ornella Vanoni, Sergio Endrigo, Paolo Conte, Vinicio Capossela e Francesco Guccini. Ha fatto parte dei Goblin e ha scritto le musiche di Cammin leggendo di Vittorio Gassman. Con il suo Marangolo Quartetto Orizzontale ha ottenuto grande successo al Festival International de jazz de Montréal. Ha pubblicato i romanzi Complice lo specchio, Come sopravvivere all’amore e ad altri demoni meridiani, Il cavaliere Politi, Il barone du Vallon, Il circo moreno e Il saxofono ben temperato.

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