Il rapporto tra scienza, filosofia e teologia si è ormai solidificato nel confronto tra discipline diverse, che si possono incontrare o ignorare, o farsi anche la guerra. È giunto il momento di dire che questo paradigma non porta da nessuna parte, ma alimenta solo singole posizioni o fenomeni massmediatici. Cosa succederebbe se, ripercorrendo la nascita della scienza moderna e il contributo che ha dato al cambiamento dell’immagine dell’uomo, del mondo e di Dio, scoprissimo che le tre branche del sapere prima citate non fossero altro che modalità tramite cui l’uomo può conoscere, dare significato e forma alla sua stessa vita? L’uomo, con la pratica della sua esistenza, torna al centro del discorso aprendo nuove possibilità. Evitando di assumere per ovvie certe posizioni metodologiche, chiudere in anticipo i contorni di cos’è reale, restituire un’idea di umanità che mal sopporta frettolose riduzioni, compresa la legittimità di porre la domanda su Dio.
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Italiano -
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Sull'autore
Francesco Massobrio
Francesco Massobrio, nato a Cuneo nel 1987, è dottorando in Teologia Fondamentale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Diplomato in chimica, consegue il Baccellierato in Teologia nel 2013 (summa cum laude) e la Licenza nel 2017 (summa cum laude). È anche giornalista e professore. Nell’ambito della sua ricerca prevale l’interesse per l’antropologia che investe questioni di teologia, filosofia e scienze.