Lo sviluppo del capitalismo in Russia è una delle prime opere politiche di Lenin e quella che lo consacrò come uno dei massimi teorici del marxismo. Iniziata nel gennaio 1896 nel carcere di Pietroburgo, fu portata a termine in Siberia, nel villaggio di Sciuscenskoie, dove Lenin scontava una condanna di tre anni inflittagli per l’attività svolta come membro e animatore dell’Unione di lotta per l’emancipazione della classe operaia. Terminata nell’agosto 1898, l’opera uscì tra il 26 e il 31 marzo sotto lo pseudonimo di Vladimir Ilin. Le 2.400 copie, largamente diffuse tra gli intellettuali socialdemocratici, tra gli studenti e nei circoli operai, si esaurirono rapidamente. Le prime recensioni sulla stampa borghese, nettamente ostili, non tardarono a comparire. Lenin continuò a rielaborare la sua opera, anche dopo la seconda edizione del 1908, che qui ripubblichiamo con l’introduzione di Giovanni Cadioli. Uno scritto fondamentale, in cui Lenin auspica una comunità di interessi tra proletariato urbano e rurale, e la possibilità di un’alleanza tra operai e contadini contro i rappresentanti del capitale.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
724 -
Collana
Sull'autore
Vladimir Lenin
Lenin, pseudonimo del rivoluzionario e statista russo Vladimir Il’ič Ul’janov. Artefice della Rivoluzione russa, grande uomo politico e intellettuale, ha lasciato una vasta mole di scritti che hanno fatto scuola nel campo marxista.