La perfezione della Pittura

La perfezione della Pittura

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La perfezione della Pittura, opera maggiore di Roland Fréart de Chambray, costituisce, da una parte, una tarda replica delle dottrine cinquecentesche italiane sull’ut pictura poesis e, dall’altra, apre al grande momento, anche teorico, del più maturo classicismo francese. De Chambray, infatti, formula una concezione della pittura che trova nelle “regole degli antichi” la sua più solida base e che ne farà un nemico dei pittori “moderni”, portandolo a divinizzare Raffaello e in parte Poussin contro Michelangelo e gli altri “manieristi”. Per converso, egli non rimane indifferente verso i problemi pittorici del suo tempo. Plaude ai nuovi strumenti dell’incisione e della stampa e, soprattutto, prospetta due opposte forme di modernità. La prima, da smascherare, è quella che rispecchia l’ingiusto affermarsi di una pittura fatta per gli occhi del corpo e non per quelli dell’intelletto; la seconda è quella per cui ogni pittore deve ritrovare, e modernamente riprodurre, l’antico ideale compositivo secondo l’esempio di Timante. Corredano il testo, curato con magistrale perizia da Franco Fanizza, esaustivi apparati esegetici, critici e bibliografici.

Dettagli libro

  • Editore

  • Lingua

    Italiano
  • Data di pubblicazione

  • Numero di pagine

    126

Sull'autore

Roland Fréart de Chambray

Roland Fréart de Chambray (1606-1676), fratello di Chantelou e come lui grande amatore d’arte e personaggio molto rappresentativo del rinnovamento culturale francese della prima metà del Seicento, traduttore di Palladio e di Leonardo, è considerato “il primo che ha scritto in Francia un’opera d’estetica propriamente detta”.

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