Franco Evangelisti, Luigi Nono e Giacinto Scelsi sono stati tre grandi protagonisti della composizione musicale del Novecento. Pur nella grande diversità del loro far musica, tuttavia li accomuna l’esercizio della prassi improvvisativa, che li ha indotti a introdurre grandi innovazioni pur mantenendo forti legami con la tradizione musicale europea. Grazie alla loro profonda ansia di ricerca essi possono perciò essere considerati i pionieri di un nuovo paradigma del sonoro, individuando col loro pensiero musicale e con le loro innovative pratiche i contorni di una nuova arte sonora, ricompaginante insieme soggetto-mente e oggetto-mondo. L’improvvisazione musicale, emersa dall’ampio sommovimento tellurico del musicking mondiale del XX-XXI secolo, si conferma così indispensabile all’affermarsi di questa nuova prassi sonora. L’improvvisare col suono è infatti immaginazione-in-atto, portando a convergere nell’immediatezza dell’istante consonanza interna e risonanza esterna, nella condivisione dialogante di un “nuovo mondo sonoro”.
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Italiano -
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Sull'autore
Alessandro Sbordoni
Alessandro Sbordoni, professore di composizione presso i conservatori di Pesaro, L’Aquila e Roma, ha scritto più di 70 partiture per i più diversi organici, collaborando tra gli altri con Lidia Ravera e Vittorio Sermonti. I suoi lavori, pubblicati da Casa Ricordi, Edipan e Rai Com, sono stati eseguiti da interpreti prestigiosi presso importanti istituzioni internazionali. Ha inoltre al suo attivo numerosi cd. Già membro del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (1977-1985), da tempo si dedica alla teoria e alla pratica dell’improvvisazione, suonando la fisarmonica bayan.