La logica di Hegel

La logica di Hegel

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Il protagonista de La caduta di Albert Camus non combatte l’assurdo in cui vive, ma si apre ai suoi contatti, come per confessarsi. È un espediente per far sì che si aprano loro. In realtà non c’è niente che si possa dire amore, o predisposizione all’ascolto, o compassione. La sua è una caduta, appunto, nelle miserie del mondo. Lui accusa se stesso, da penitente, per ergersi giudice di una società che ha valori di facciata. Un mondo privo di senso. Non c’è nemmeno bisogno di Dio per un mondo così. Bastano gli uomini. L’eredità di Hegel è stata raccolta soprattutto da chi non ha mai voluto un mondo così. Arrendersi a questo significa essere schiavi di un finito senza sbocchi. Ridare vita al pensiero di Hegel vuol dire iniettare uno scopo al nostro esistere, costruire un destino, dare significati ultimi, scappare da un presente in cui abitare una giornata vuol dire al massimo “parlar male del vicino facendo la maglia”. Hegel serve a dar forza a una speranza, quella della ragione che può vincere la partita della Conoscenza. Qualcosa di estremamente rassicurante e protettivo. Come una Compieta prima di dormire.

Dettagli libro

Sull'autore

Georges Noël

Georges Noël (?-1900), professore di filosofia a Lakanal (Sceaux), fu tra i primi studiosi francesi di Hegel a interessarsi dell’ortodossia del suo pensiero, anche grazie alla lezione di Augusto Vera, e a difenderlo da accuse dovute a letture superficiali. La logica di Hegel (1897) è la sua opera più conosciuta, pubblicata dapprima in singoli articoli nella “Revue de métaphysique et de morale”.

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