Sul finire degli anni Quaranta dello scorso secolo Sartre è sotto attacco da parte di cattolici e marxisti. I primi gli rimproverano di aver costruito una filosofia che, escludendo Dio, non può portare alla comprensione piena dell’uomo; i secondi lo accusano di fare una filosofia borghese che non tiene conto dei problemi reali della libertà dell’uomo. Ebbene, in quegli stessi anni un prete cattolico di formazione tomista, Mario Stefani, dell’Università di Genova, offre, con questo libro, pubblicato per la prima volta dall’editrice dell’Università Cattolica di Milano, una lettura non apologetica dell’opera di Sartre. Pur compiendo una critica interna serrata, ne rileva infatti gli aspetti di novità utili alla comprensione del tema della libertà.
Anche in questo risiede l’interesse di quest’opera che ripropone, oggi con immutata freschezza, una serie di riflessioni dotate di notevole consistenza e contemporaneità.
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Mario Stefani
Mario Stefani nasce a Lucca nel 1919. Nel 1943 viene ordinato presbitero e studia filosofia alla Pontificia Università Gregoriana, formandosi secondo la scuola tomista. Si laurea in Pedagogia all’Università di Genova, dove diviene ricercatore. Insegna Filosofia presso il Seminario di Lucca per tutta la vita. Pubblica, tra l’altro, Il problema della fondazione del finito nello sviluppo del pensiero di Michele Federico Sciacca (1976) e Dialettica hegeliana e filosofia dell’esistenza nell’interpretazione di Alois Naber (1979). Muore a Lucca nel 1999.