La formazione dei medici Scienza e relazione

La formazione dei medici

Scienza e relazione

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Trattata come tema fine a sé stesso, avulso dall’impronta scientifica delle professioni sanitarie, la relazione medico-paziente è stata spesso svalutata sul piano di un rapporto di tipo filantropico, non solo improbabile, ma anche fuorviante. La medicina occidentale è una scienza, così come è stata teorizzata dal suo fondatore riconosciuto. Una relazione che abbia un grado accettabile di comprensione reciproca è indispensabile alla natura scientifica delle professioni sanitarie. Medico (e infermiere) e paziente dovrebbero essere coinvolti in un’esperienza di apprendimento reciproco, dialettico, non astrattamente convergente. L’ammalato ha bisogno del medico perché lui stesso, prima di chiunque altro, capisca cosa gli sta succedendo; al tempo stesso il medico, se non vuole rinchiudersi in un sapere tautologico, deve accettare la sfida che si cela nell’unicità del soggetto che si rivolge a lui, poiché è questa sfida che lo porta a varcare la soglia “di ciò che sa già”, per puntare allo sviluppo delle sue conoscenze, in definitiva per essere scienziato della salute.

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Sull'autore

Adelchi Scarano

Adelchi Scarano è laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Si è occupato per diversi anni di formazione di medici, infermieri e tecnici del Servizio Sanitario Nazionale. Il testo pubblicato nasce dalle esperienze di aula e dal dialogo costante con i professionisti della salute.

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