Grazie alla geniale opera di Vladimir Propp, l’analisi folcloristica entra a pieno titolo tra gli strumenti di studio della semiotica generale. Questo libro può essere considerato la summa teorica del lavoro di Propp, che, per tutta la vita, ha cercato di elaborare una scienza della fiaba. Al di là dei contenuti, del contesto, della funzione sociale, ciò che distingue la fiaba è soprattutto la sua poetica specifica. Scomponendo un vasto numero di racconti popolari russi in unità narrative più piccole, Propp è stato in grado di estrarne una tipologia, più o meno fissa, di struttura narrativa. Così, il libro ripercorre le mille varianti delle fiabe di magia, di quelle in forma di novella, delle fiabe cumulative, con animali e così via, rintracciandone ogni volta tipologie e differenze, abbozzando classificazioni provvisorie. Tutto un immaginario fantasioso e, al tempo stesso, meccanico che è ancora il nostro o che, forse, dovrebbe esserlo.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
413 -
Collana
Sull'autore
Vladimir Propp
Vladimir Propp (1895-1970) ha studiato Filologia slava all’Università di Pietrogrado. Terminati gli studi nel 1918, ha insegnato Lingua e letteratura russa nelle scuole, poi Lingua tedesca all’Università di Leningrado. Il campo principale della sua attività è stato lo studio del folclore. Tra le sue opere tradotte in Italia, I canti popolari russi (1966), Morfologia della fiaba (1966), Edipo alla luce del folclore (1975), Feste agrarie russe (1993) e Comicità e riso (2000).