Rumore visivo Semiotica e critica dell’infografica

Rumore visivo

Semiotica e critica dell’infografica

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Il libro indaga in chiave critica il campo dell’infografica, mostrando come i grafici informazionali, lungi dall’essere semplici trasposizioni di dati su un piano cartesiano, siano sempre forme di relazioni tra contenuti tradotte in un artefatto visivo.Dovendo mediare tra osservazione scientifica e divulgazione della conoscenza, le infografiche possono portare in sé tracce di incertezza e di errore, rimettendo così in discussione il processo stesso di acquisizione del dato e distanziandosi da quel presunto carattere di oggettività e trasparenza che spesso è loro attribuito.Al di là di una funzione informativa e descrittiva, i grafici esprimono punti di vista e agiscono sulla realtà, affermandosi come potenti strumenti di persuasione. Questo loro carattere performativo è emerso in modo evidente durante la pandemia da Covid-19 e permea la comunicazione visiva legata al cambiamento climatico.

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Sull'autore

Valeria Burgio

Valeria Burgio insegna Communication, Visual and Interior Design alla Ca’ Foscari School for International Education. È stata per sei anni ricercatrice a tempo determinato alla Libera Università di Bolzano, dove ha insegnato Visual Culture nell’ambito di progetti di comunicazione visiva e ha svolto attività di ricerca sui processi di progettazione grafica e sulle forme di rappresentazione dell’incertezza nella visualizzazione. Laureata in Scienze della Comunicazione a Bologna, ha un titolo di dottore di ricerca in Teorie delle Arti conseguito allo Iuav di Venezia e ha ottenuto assegni di ricerca di post-dottorato all’EHESS/CNRS di Parigi e all’Università Iuav di Venezia. È autrice del libro William Kentridge (2013). Ha co-curato il libro e collaborato al progetto Europa Dreaming. Yearning for Europe from the Brenner Pass (2019).

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