Conflitti di cittadinanza Jürgen Habermas e il problema del “soggetto rivoluzionario”

Conflitti di cittadinanza

Jürgen Habermas e il problema del “soggetto rivoluzionario”

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Attraversiamo una crisi di sistema – ambientale, economica, sociale, politica – che minaccia le democrazie costituzionali e la stessa umanità. Eppure la nostra capacità di apprendere dalle catastrofi è assai limitata: abbiamo bisogno di una nuova teoria critica della società per capire che fare e, soprattutto, per individuare chi può fare ciò che andrebbe fatto. Esistono oggi, e come agiscono, soggettività collettive capaci di realizzare un progetto di trasformazione radicale? La filosofia di Jürgen Habermas può fornire una risposta, a condizione di essere “rimessa sui piedi” delle lotte sociali da cui derivano le sue categorie fondamentali. L’alternativa al neo-liberalismo e al nazionalismo emerge così nei conflitti di cittadinanza: i cittadini e le cittadine, attuali o potenziali, usano la forza del diritto per contrapporsi ai poteri capitalistici, burocratici e autoritari, allo scopo di estendere la titolarità e il godimento dei diritti a vantaggio di chi ne è stato escluso.

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Sull'autore

Federico Oliveri

Federico Oliveri è ricercatore aggregato al Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” dell’Università di Pisa. Si è perfezionato in Discipline filosofiche alla Scuola Normale Superiore. Per dieci anni ha coordinato progetti di ricerca presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo, occupandosi di contrasto alle discriminazioni razziali. Svolge ricerche su cittadinanza, diritti, migrazioni, razzismo e sfruttamento lavorativo, applicando teorie e metodi di filosofia e sociologia del diritto.

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