Jean-Luc Nancy si misura con una radicale interrogazione filosofica delle origini pre-europee ed europee dell’antisemitismo, riconducendo la nascita di questo fenomeno all’origine stessa del rapporto tra la cultura greca e quella ebraica, portatrici di un significato molto differente dell’emancipazione dell’umanità dal mito. Da un lato, in Grecia, l’autonomia del logos è considerata infinita, dall’altro, invece, l’autonomia è paradossalmente concepita come una risposta eteronoma a un dio nascosto.
Per Nancy si tratta di comprendere come sia stato possibile che “l’ebreo” si sia ritrovato, all’interno dell’Occidente, nella posizione dell’“agente autoimmune” che minaccia il corpo dell’Occidente, quando ne è invece parte organica e costitutiva. E se l’odio verso l’ebreo non fosse altro che la manifestazione di un odio più arcaico dell’Occidente nei confronti di se stesso?
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Italiano -
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Sull'autore
Jean-Luc Nancy
Jean-Luc Nancy (1940) è considerato uno dei più importanti filosofi contemporanei. Tra gli innumerevoli libri tradotti in lingua italiana ricordiamo: La comunità inoperosa (1992), Un pensiero finito (1992), Il senso del mondo (1997), Essere singolare plurale (2001), Il pensiero sottratto (2003), La creazione del mondo o la mondializzazione (2003), La dischiusura. Decostruzione del cristianesimo I (2007), L’adorazione. Decostruzione del cristianesimo II (2012).