Storia politica contemporanea del Portogallo 1808-2000

Storia politica contemporanea del Portogallo

1808-2000

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Gli ultimi due secoli della Storia portoghese presentano aspetti poco conosciuti e talvolta controversi. L’epoca napoleonica fa da spartiacque tra l’Ancien Régime e il periodo liberale anche in Portogallo, il cui sovrano, per sfuggire all’invasione francese, si rifugia in Brasile. Al suo rientro, nel 1821, i principi del liberalismo hanno acquisito importanza e si confrontano assolutisti e fautori della Costituzione; nella prima metà dell’Ottocento vengono promulgati tre testi costituzionali. Tra contrasti e guerre civili, ma anche riforme, si giunge a un sistema politico parlamentare dominato da élites che si spartiscono il potere. Emergono il declino inarrestabile della monarchia, la crisi economica, il ruolo della Chiesa, la difesa delle colonie.

Nel Novecento, il regicidio, l’instaurazione della Repubblica, l’ingresso nella Grande Guerra contraddistinguono un periodo di rivolte e instabilità politica fino all’instaurazione nel 1926 di una dittatura, destinata a durare per quasi mezzo secolo. Soltanto negli anni Settanta il Paese lusitano potrà liberarsi del regime autoritario e avviarsi verso la democrazia.

Storia politica contemporanea – Portogallo 1808-2000 costituisce un testo fondamentale per conoscere il percorso tramite il quale si è giunti al Portogallo di oggi, inserito nel contesto europeo.

Sono coordinatori dell’opera António Costa Pinto e Nuno Gonçalo Monteiro (Instituto de Ciências Sociais della Universidade de Lisboa e ISCTE – Instituto Universitário de Lisboa), con la partecipazione di Rui Branco (Departamento de Estudos Políticos della Universidade Nova de Lisboa), Paulo Jorge Fernandes (Departamento de História della Universidade Nova de Lisboa), Bruno Cardoso Reis (ISCTE – Instituto Universitário de Lisboa).

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AA. VV.

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