Questo volume ricostruisce la teoria costituzionale implicita nel liberalismo politico, con particolare riferimento al controverso rapporto fra il popolo, come autore transgenerazionale del progetto politico sotteso alla costituzione, e i suoi segmenti viventi e dotati di agency politica: in pratica, gli elettori. La volontà degli elettori equivale alla volontà del popolo? O la volontà delle generazioni viventi, diversamente dalla volontà seriale dei successivi proprietari di qualcosa, risponde al vincolo di una sequenzialità con altre generazioni, passate e future, rendendo così possibile un’identità politica che duri nel tempo? Quali sono le conseguenze negative della prima opzione, bandiera del pensiero radical-democratico e repubblicano, oggi sequestrata dal populismo? Se optiamo, invece, per una visione sequenziale della sovranità popolare, entro quali limiti la volontà degli elettori può modificare un progetto costituzionale che non è solo suo, ma di tutte le generazioni di un popolo? Soprattutto, cosa giustifica questi limiti?
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
522
Sull'autore
Alessandro Ferrara
Alessandro Ferrara, professore ordinario di Filosofia politica all’Università di Roma Tor Vergata fino al 2023, insegna Legal Theory alla LUISS Guido Carli e Political Theory alla Loyola University Chicago. Presidente della Società Italiana di Filosofia Politica dal 2005 al 2010, co-dirige la Conferenza Philosophy and Social Science a Praga. È autore di The Democratic Horizon. Hyperpluralism and the Renewal of Political Liberalism (CUP, 2014) e, con Frank Michelman, di Legitimation by Constitution. A Dialogue on Political Liberalism (OUP, 2021).