È indubbio che la danza sia un’arte vivente dei corpi. Questo dato di per sé evidente, tuttavia, non basta a conferirle lo statuto di un’attività che si esaurisce nella costituzione corporea. Considerando il processo di rottura con la tradizione che la svincola dall’etichetta di arte d’evasione e la inscrive nelle svolte più rilevanti del XX e del XXI secolo, è possibile sostenere che, a un livello più profondo, la danza non muove solo il corpo. Essa, potremmo dire, è un corpo che è più del corpo. È l’arte di farne intravedere la dimensione originaria, di muoverne il suo stesso essere: la chair. Attraverso l’originale elaborazione che di questa nozione dà Merleau-Ponty, il testo propone una filosofia della danza attraverso una “filosofia della chair”, allo scopo di ricollocare la danza nell’evoluzione stessa dell’arte e delle arti nella loro relazione col pensiero.
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Italiano -
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Sull'autore
Caterina Di Rienzo
Caterina Di Rienzo è PhD in Filosofia e Teoria delle scienze umane. Oltre che di estetica francese, si occupa di filosofia della danza e di temi inerenti all’arte, al corpo e alla natura. Ha pubblicato saggi e monografie. Ha svolto e svolge moduli di estetica e di filosofia della danza in varie università italiane. È redattrice freelance e caporedattore della rivista “Ágalma”. Parallelamente, svolge l’attività artistica di danzatrice e coreografa. Un doppio ambito che segna la direzione della sua ricerca e della sua poetica.