Distinguere il confine tra magia, scienza e religione nella storia intellettuale dell’Occidente appare molto difficile, se non impossibile. Perché gli sviluppi dell’una sono spesso stati annunciati dall’altra, e perché lo stesso apparire della razionalità si deve a una particolare evoluzione dei saperi magici e religiosi. Stanley Tambiah esamina magia, scienza e religione alla luce di un’analisi storica, attraversando la religione ebraica, il pensiero scientifico dei greci, la filosofia del Rinascimento, la riforma protestante e la rivoluzione scientifica europea a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. L’analisi che ne scaturisce è un’inedita discussione attorno alla razionalità, il relativismo e la transitività delle culture che, ancora oggi, costituisce uno dei punti nodali dell’antropologia e della filosofia.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
240 -
Collana
Sull'autore
Stanley Jeyaraja Tambiah
Stanley Jeyaraja Tambiah (1929-2014), professore emerito di Antropologia all’Università di Harvard, tra i maggiori antropologi contemporanei. Ha dedicato numerosi studi all’area del Pacifico. Tra le opere tradotte in italiano ricordiamo Rituali e cultura (2002).