I documenti dell’OVRA ritrovati negli scantinati del Viminale – e per molto tempo tenuti segreti – accertano un tentativo di pace separata tra URSS, Germania e Italia che rovescia completamente l’interpretazione storica di alcuni episodi cruciali della Seconda guerra mondiale.
Con la sapienza dello storico, Aldo Giannuli offre in queste pagine una lettura organica della vasta documentazione composta da lettere e rapporti confidenziali inviati dall’OVRA al duce in persona. Mentre la propaganda nazifascista pronosticava un’imminente vittoria a est, Mussolini era puntualmente informato dalle sue spie sia del disastro che andava maturando in Russia, sia del gioco sporco attuato dai nazisti per tentare di uscire dal pantano.
Riaccendendo la luce su una tragedia militare e umana, il libro di Giannuli svela una complessa vicenda di diplomazie riparate all’ombra dei rapporti confidenziali che, in realtà, mascheravano scambi di informazioni e offerte di tregua, manovre disinformative e segnali di disponibilità lanciati dai servizi segreti di Germania, Inghilterra, URSS, ma anche di Svezia, Turchia, Vaticano, Polonia, Spagna.
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Italiano -
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Sull'autore
Aldo Giannuli
Aldo Giannuli, ricercatore in Storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano, è stato a lungo consulente delle Procure di Bari, Milano (strage di piazza Fontana), Pavia, Brescia (strage di piazza della Loggia), Roma e Palermo. Dal 1994 al 2001 ha collaborato con la Commissione Stragi ed è salito alla ribalta delle cronache giornalistiche quando, nel novembre 1996, ha contribuito alla scoperta di una gran quantità di documenti non catalogati dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’Interno, nascosti in quello che poi è stato definito come l’“archivio della via Appia”. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il Noto servizio: Giulio Andreotti e il caso Moro (2009), Come funzionano i servizi segreti (2013), Da Gelli a Renzi (2016).