
Questo saggio si propone di analizzare il modo in cui i personaggi dei film di Miyazaki costruiscono le proprie identità secondo modalità tanto rigide e statiche quanto flessibili e dinamiche, evocando orizzonti decostruttivi, postumanisti e nostalgici. La prima parte del volume mette in relazione le caratteristiche dei personaggi di Miyazaki con i concetti del postumanesimo e dell’ecocritica: partendo dalla rigidità di alcuni di essi, che concepiscono umanità, tecnologia e natura come poli nettamente divisi e contrapposti, l’analisi arriva a riflettere sulle identità complesse, intese come reti mutevoli di relazioni e ibridazioni. La seconda parte, invece, analizza il ruolo di diverse tipologie di nostalgia – legate al presente, al passato o al futuro – nelle costruzioni identitarie. Si comprende così che questo stato d’animo non ha solo effetti malinconici, reazionari, elegiaci o escapisti, ma anche che esso permette alle identità flessibili di trovare un equilibrio tra solidità e apertura al cambiamento, contribuendo così a una spinta verso la significazione del passato, la comprensione del presente e l’immaginazione del futuro.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Matteo Quinto
Matteo Quinto si è formato all’Università di Pavia, al Collegio Ghislieri e alla Scuola Universitaria Superiore (IUSS) di Pavia; ha conseguito il dottorato in Studi umanistici transculturali presso l’Università degli studi di Bergamo, dove è cultore della materia in Narratologia, Semiotica, Seriality and Transmedia Studies, English Literature and Cultural History, Letteratura e transmedialità. Si è occupato di cinema di animazione e, nell’ambito cinematografico e letterario, di narrazioni fantastiche e fantascientifiche, identità, memoria, nostalgia, postumanesimo, intermedialità e non-fiction.