Il breve saggio tratta della pittura secondo una trama di mute rappresentazioni dei suoni associate a quelle che appaiono icone del silenzio vere e proprie. Tali rappresentazioni sono sorrette da canoni compositivi o leggi visive: simmetrie, reiterazioni, stati di sospensione, rarefazioni del segno o della pennellata. L’intreccio di colore, linea, forma, composizione si fonde con il concetto di “risonanza interiore”, manifestazione del silenzio. Si comincia esplorando l’eco di sonorità intrinseche nel colore e nelle forme, secondo i principi elaborati da Wassily Kandinsky, Johannes Itten e da alcune scuole di teoria della visione. Si procede identificando le figure, le personificazioni, gli elementi espressivi e visivi del silenzio in pittura, i suoi tratti specifici: stasi, moto aereo, natura contemplata, sonno, estasi, fino a esplorare le atmosfere del silenzio, dalla pittura di oggetti a opere di autori già presenti nel primo capitolo con opere “sonore”; fino ad alcune visioni auratiche della contemporaneità.
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Italiano -
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Sull'autore
Laura Falqui
Laura Falqui è saggista, drammaturga e specialista di arti visive. Studiosa del Preraffaellitismo inglese, ha dedicato a questo argomento una trilogia di saggi in volume e diversi altri scritti. Tra le sue opere: Ascoltare l’incenso. Confraternite di pittori nell’Ottocento (1985); La gemma. Estetismo ed esoterismo nei preraffaelliti (1994); Aurea domus. Viaggio nel sogno preraffaellita (1995). Assieme a Raffaele Milani ha pubblicato L’atelier naturale. Cinema e giardini (2008). Ultima sua pubblicazione è Forme e materiali della città fantastica (2014). Da qualche anno ha trasferito la sua scrittura creativa dalla drammaturgia a una forma narrativa, in cui affiorano le sue passioni di sempre: la pittura del secondo Ottocento inglese, la fiaba, il sogno, il nonsense.