Alla domanda “Che cos’è uno spettatore?” si potrebbe rispondere in tanti modi. Non solo perché ciascuno ha in mente una propria idea di spettatore, basata il più delle volte su di sé e sui propri comportamenti, ma anche perché nel corso del tempo guardare un film ha assunto significati culturali e sociali molto diversi tra loro. Basti pensare al fatto che, fino a metà del Novecento, per vedere un lungometraggio lo spettatore poteva solamente andare in una sala cinematografica, mentre oggi meno del cinque per cento dei film prodotti ogni anno viene visto collettivamente su grande schermo. Un tempo si poteva solo stare seduti in una poltrona a orari stabiliti da altri, oggi possiamo vedere film in piedi o sdraiati o mentre pranziamo, a orari stabiliti da noi. Il volume attraversa la storia degli spettatori partendo da esperienze cinematografiche personali e giungendo a riflessioni di valore universale sul guardare i film tra forme sociali e prassi culturali.
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Roy Menarini
Roy Menarini insegna Cinema e Industria Culturale presso la sede di Rimini dell’Università di Bologna. Ha scritto numerosi volumi sul cinema contemporaneo e non solo, tra cui Ridley Scott – Blade Runner (Torino, 2000), Il cinema di David Lynch (Alessandria, 2002), William Friedkin (Milano, 2003), Il cinema europeo (con M. Comand, Bari/Roma, 2006), Il cinema dopo il cinema (Genova/Recco, 2010). Dirige la rivista “Cinergie – Il cinema e le altre arti”. È nel comitato scientifico di “Bianco e Nero”.