
Perché il divieto? Perché le leggi? Perché la logica? Come riconoscere il giusto dall’ingiusto? Stato, Religione, Rivoluzione, Progresso, Società, Famiglia, Uomo, Donna, Infanzia, Gioventù, Età Adulta: il senso di queste parole è spazzato via dalla furia del Management scientifico promesso a tutta la terra. La paura di pensare ha fatto della libertà una prigione e del discorso sull’uomo una lingua stereotipata. Che cosa accade? Diventato oggetto delle scienze, “l’animale parlante” ha abbandonato l’oscuro mondo delle genealogie: il mistero è stato distrutto. Nel corso di questo gioco il castello di carte è crollato, mentre le impalcature dogmatiche tradizionali stanno cedendo sotto i nostri occhi. Che cosa ne faremo del nostro disinganno? Ne La fabbrica dell’uomo occidentale, allo stesso tempo saggio e sceneggiatura del suo primo documentario, Pierre Legendre spiega con lucidità come l’uomo razionale organizza il mondo per tentare di sfuggire all’abisso della sua origine introvabile.
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Italiano -
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Sull'autore
Pierre Legendre
Pierre Legendre (1930-2023), giurista iconoclasta, psicoanalista inclassificabile, antropologo “dogmatico”, ha scritto un’opera sterminata in cui non ha smesso di denunciare le esperienze “nichiliste” del XX secolo (nazismo, stalinismo, colonialismo, liberalismo, spirito libertario, consumismo, individualismo, globalizzazione economica), giudicandole responsabili dell’ecatombe dei valori dell’Occidente e, in particolare, della distruzione delle genealogie familiari. Non ha esitato a definire le società democratiche contemporanee “post-hitleriane”, avendo queste introiettato la perversione nazista fino all’abolizione di qualsiasi tabù, a cominciare da quello dell’incesto. Fra le sue opere, oltre ai dieci volumi delle Leçons e ai tre film-documentari, ricordiamo: L’Amour du censeur. Essai sur l’ordre dogmatique (1974, 2005); La Passion d’être un autre. Étude pour la danse (1978); Ce que l’Occident ne voit pas de l’Occident (2004); Vues éparses. Entretiens radiophoniques avec Philippe Petit (2009); L’Animal humain et les suites de sa blessure. Remarques sur l’ordre langagier et la civilisation d’Occident (2016); L’Avant dernier des jours. Fragments de quasi mémoires (2021); Les Hauteurs de l’Éden (2022).