Éourres, montagne della Provenza, anni cinquanta. Una bambina, Laure, viene al mondo in un ambiente ostile e, fin dall’inizio, deve lottare per sopravvivere, soprattutto quando si mette in testa di voler studiare. Nonostante le esigenze del lavoro dei campi e l’ostilità di un’insegnante che vorrebbe relegarla al suo destino di contadina, vuole andare a scuola e ha uno scopo preciso: allargare quel suo angusto orizzonte chiuso fra le montagne. Inizia così un percorso esistenziale che metterà Laure duramente in contrasto con il mondo dal quale proviene, ma nel quale non è priva di alleati.
La bambina in fondo al mondo è un romanzo commovente e tenero, emozionante e gioioso, straordinariamente positivo: grazie alla caparbietà della piccola protagonista pronta a tutto pur di emanciparsi dal suo ambiente, sa infondere speranza.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Pierre Magnan
Pierre Magnan (Manosque, 19 settembre 1922 - Voiron, 28 aprile 2012), nonostante un esordio promettente nel 1945 (L’alba insolita), riesce ad arrivare alla notorietà solo nel 1978, quando Il sangue degli Atridi, romanzo poliziesco che inaugura la lunga serie di indagini del commissario Laviolette, riceve un premio importante. Grande amico di Jean Giono, risente della sua influenza soprattutto nei romanzi non di genere, come La bambina in fondo al mondo. Descrive sé stesso come “apolitico, asociale, atrabiliare, agnostico e, se posso permettermi, afilosofico”. Ma chi l’ha letto non è d’accordo.