Il germoglio e lo specchio Intorno ai paradossi degli oggetti simmetrici e dei futuri contingenti in Gilles Deleuze. Logica del punto cieco, volume II

Il germoglio e lo specchio

Intorno ai paradossi degli oggetti simmetrici e dei futuri contingenti in Gilles Deleuze. Logica del punto cieco, volume II

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Come distinguere ciò che esiste da ciò che è soltanto pensato? In che cosa differisce l’essere dal semplice nulla? Dopo millenni di tentativi frammentari o sistematici, umili o grandiosi, l’ontologia stenta ancora a fornire una risposta adeguata. La realtà del reale, di contro alla sua mera possibilità irrealizzata, continua a sfuggirci – complici alcuni dei più formidabili enigmi che siano mai stati formulati nel campo della metafisica: il paradosso dei futuri contingenti di Aristotele, e quello degli oggetti simmetrici di Immanuel Kant. Questi paradossi, secondo Gilles Deleuze, ci obbligano a pensare la processualità creativa, l’apertura indeterminata del divenire e il dinamismo fecondo della natura, così da cogliere l’ente nell’originalità radicale della sua venuta al mondo. Ma il suo tentativo, oggetto di un’analisi approfondita in questo libro, potrebbe in definitiva risultare la prosecuzione dell’inveterata tradizione che egli ambiva a superare.

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Sull'autore

Francesco Bernardo Vitale

Francesco Bernardo Vitale (1987) ha conseguito la Laurea magistrale in Scienze filosofiche all’Università degli Studi di Firenze. Su Merleau-Ponty ha pubblicato l’articolo Logica del punto cieco (in Divenire di Merleau-Ponty., a cura di R. Lanfredini, 2011), di cui il presente libro costituisce una più ampia rielaborazione.

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