La prospettiva di una filosofia pubblica centrata sull’idea di giustizia sociale ha preso corpo sullo sfondo della percezione dei limiti delle principali costruzioni ideologiche, del riconoscimento della democrazia come valore a sé e di quello della stagnazione e della crisi delle autocrazie socialiste prima del collasso. Una teoria della giustizia fa parte di una più ampia teoria normativa di sfondo, una teoria della democrazia e della cittadinanza come progetto intrinsecamente incompiuto. Nella versione elaborata in Italia, con il contributo decisivo di Salvatore Veca, questa prospettiva coincide con il tentativo di raggiungere un equilibrio, inevitabilmente instabile e provvisorio, fra le richieste avanzate dalla tradizione dell’emancipazione liberale e quelle dettate dalla tradizione dell’emancipazione socialista. In questo quadro, una teoria della giustizia si propone di dettare i criteri o i principi della riforma sociale nella direzione di una società più giusta o, se non altro, meno ingiusta.
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Language
Italian -
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Page count
386
About the author
Salvatore Veca
Salvatore Veca (Roma, 1943), professore di Filosofi a politica nelle università della Calabria, di Bologna, di Milano, di Firenze e di Pavia. Nel 1998 gli sono conferiti, con decreto del Presidente della Repubblica, la medaglia d’oro e il diploma di prima classe, riservati ai Benemeriti della Scienza e della Cultura. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Questioni di giustizia (1991), Dell’incertezza (2006), La filosofi a politica (2010), L’idea di incompletezza (2011), Il senso della possibilità (2018), Qualcosa di sinistra (2019), Prove di autoritratto (2020).