Liberalfascismo Come i liberali distruggono la democrazia e ci portano in guerra

Liberalfascismo

Come i liberali distruggono la democrazia e ci portano in guerra

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Stiamo assistendo al ritorno del fascismo. O meglio alla sussunzione dei metodi autoritari del fascismo all’interno dell’ideologia e dei principi liberali come esito della radicalizzazione a destra del sistema neoliberalista e della cosiddetta globalizzazione liberista, la politica economica che ha dominato il mondo negli ultimi decenni. In quest’ottica, la vittoria di Javier Milei in Argentina non è che la versione sfacciata e barbara delle dinamiche economiche da tempo imperanti nell’Unione Europea e in molti altri paesi occidentali. In un contesto nel quale il liberismo economico si è radicalizzato e ristretto, la dimensione egemonica globalista è scomparsa e si è tornati alla difesa degli interessi del cortile di casa, i reazionari nazionalisti sono tornati alla ribalta, a scapito delle sinistre social-liberali. Giorgio Cremaschi ci esorta a smascherare il fascismo del XXI secolo, che esiste e ci minaccia, al pari di quello delle camicie nere di un secolo fa, sebbene i milionari di oggi non indossino più marsina e cappello a cilindro. Comprendere cosa e perché sta avvenendo è la condizione per reagire.

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About the author

Giorgio Cremaschi

Giorgio Cremaschi (Roma, 1948) è un sindacalista italiano. È stato presidente del Comitato centrale della Federazione Impiegati Operai Metallurgici, l’organizzazione dei metalmeccanici della CGIL, e portavoce nazionale di Potere al Popolo!. Collabora con l’Unione Sindacale di Base e partecipa a movimenti pacifisti e ambientalisti. Tra le sue pubblicazioni: Liberismo o libertà (con M. Revelli, 1998), Il salario è un furto (1999), Il regime dei padroni (2010), Lavoratori come farfalle (2014).