Pubblicato nel 1880 sugli “Annales de la Faculté des Lettres de Bordeaux”, l’articolo di Victor Egger, ora proposto per la prima volta in lingua italiana, si inserisce nel vivo dibattito filosofico e psicopatologico che, lungo tutto l’Ottocento e specialmente in Francia, ha visto al centro il tema dell’abitudine.
In aperto dialogo con la grande tradizione spiritualista, segnata dalle opere di Maine de Biran e di Ravaisson, Egger arricchisce la propria riflessione sull’abitudine, intesa nella sua duplicità di fenomeno fisico e psichico, con le più recenti analisi dell’inconscio.
Riconosce così, nella continua dialettica che si articola fra ciò che è inconsapevole e ciò che invece si manifesta alla coscienza, il luogo dove nascono le nostre abitudini.
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Italian -
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Victor Egger
Victor Egger (1848-1909) è stato un filosofo francese. Professore incaricato alla Sorbona, ebbe come allievo il giovane Marcel Proust e insegnò al fianco di Henri Bergson e di Paul Janet. Le sue riflessioni, di natura filosofica e insieme psicologica, si pongono al crocevia fra temi propri della tradizione spiritualista e di un certo positivismo scientifico. La sua opera più importante, La parole intérieure, rappresenta una vera e propria anticipazione della nota teoria del monologo interiore.