Il cinema, come qualsiasi altra forma d’arte, va interpretato. L’occhio dello spettatore si muove alla ricerca di un’immagine che gli somigli, come tutto ciò che riguarda le scelte dell’Io (per dirla con Freud). Tutti guardiamo lo stesso film, eppure, al di là della trama, tutti “vediamo” cose diverse. Il film ci illude di essere dentro la realtà, perchè la sua natura è duplice, illusoria e reale insieme. La soggettività regna sovrana. Un autore racconta il suo punto di vista e lo spettatore si illude di condividerlo. In realtà, un film ci sta dando soltanto lo spunto per specchiarci dentro inconsciamente. Pensiamo di aver guardato qualcosa di diverso da noi, ma in verità ci siamo soltanto autoanalizzati. L’analisi di alcuni fra i maggiori autori nella storia del cinema, unita alla riflessione su alcune opere della cinematografia di ogni tempo, consente di addentrarci in questo gioco di specchi, che si moltiplica e ci moltiplica all’infinito.
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Danilo Amione
Danilo Amione, docente di materie umanistiche presso le scuole di Istruzione e formazione professionale della Regione Sicilia, ha insegnato Storia del cinema e del video presso l’Accademia di Belle Arti “Mediterranea” di Ragusa, dal 2012 al 2021. Storico e critico del cinema, è stato relatore in convegni e dibattiti; ha scritto per varie testate cartacee e online tra le quali: “La Sicilia”, “Pagine dal Sud”, “Primafila”, “Cinemasessanta”, Inscenaonline, Sipario, “asudEuropa”, “Articolo21”, “Diari di Cineclub”, “CiaoCinema”, Il bel cinema, Carte di Cinema.