Kruscev ricorda è un documento storico eccezionale che, attraverso le memorie politiche del leader sovietico, ci permette di penetrare all’interno del potere del Cremlino. I ricordi impressionanti, talvolta bizzarri, ma sempre arguti di Kruscev sono rivelatori dell’uomo che fu a capo dell’Unione Sovietica. Queste memorie ci conducono letteralmente al capezzale di Stalin morente; ci introducono nel ristretto gruppo di uomini che organizzò la caduta e l’arresto del capo della polizia segreta, Beria; ci fanno ascoltare la versione sovietica, dietro le quinte, della rottura con Mao Tse-tung, e rivivere i drammatici avvenimenti della crisi cubana. Apprendiamo così, dall’uomo che prese la decisione definitiva sull’invasione, come e perché fu pacificata l’Ungheria nel 1956; sino a conoscere tutti i dettagli del famoso rapporto segreto al XX Congresso del PCUS. Questi e molti altri retroscena rendono questo libro una delle più importanti testimonianze storiche e politiche del Novecento.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
672
About the author
Nikita Kruscev
Nikita Kruscev (Kursk, 1894 - Mosca, 1971), uomo politico sovietico, segretario del Partito comunista dell’Unione Sovietica dal 1953 al 1964. Nel 1956 denunciò i crimini commessi da Stalin e tentò una cauta liberalizzazione del regime, avviando una politica di distensione con l’Occidente, che non impedì però il verificarsi di pericolose crisi internazionali. Accusato di gravi errori politici ed economici, fu destituito nel 1964.