Gualtiero Asmundo, barone di San Giuliano, era un cadetto della nobiltà siciliana, con l’aria del “Continente”, dato che aveva studiato a Milano ingegneria idraulica. Per uno scherzo del destino finì per stabilire la sua residenza ad Adrano, dove sposò una bella rappresentante della borghesia locale, Isabella Campo Reale. A un punto avanzato della vita, complice anche la precoce morte della moglie, Gualtiero perse interesse per la sua professione, si mise anzitempo in pensione e si dedicò anima e corpo a uno studio assai arduo: la conoscenza dell’uomo e dell’universo che lo ospita. Non era una bagattella, ma il barone era alimentato dal fuoco della conoscenza universale e da quello della conoscenza familiare: chi fur li maggior tui? E anzitutto chi è Dio, nel quale tutti i popoli dicono di credere?
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Italian -
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About the author
Giuseppe Dolei
Giuseppe Dolei, laureatosi in lettere moderne, dal 1971 è docente di Letteratura tedesca all’Università di Catania; dal 1980 è Professore ordinario della stessa materia. Tra le opere scientifiche: L’arte come espiazione imperfetta (Stuttgart 1978); Invito alla lettura di Musil (Milano 1985); per la rivista “Belfagor” La Germania del giovane Mussolini (2002). Tra le opere di narrativa: Le lucertole del Mediterraneo (Roma 2009); Il giudizio (Roma 2015); Il telefono universale (Roma 2017); L’ombra che abbiamo attraversato (Roma 2018).