Indro Montanelli è stato il giornalista italiano più letto del Novecento. Nella sua vita ha attraversato da protagonista i principali eventi politici del secolo. Delle sue numerose attività, quelle in campo cinematografico sono finora rimaste pressoché sconosciute. Questo libro – attraverso ricerche d’archivio che hanno riportato alla luce vari progetti non realizzati e attraverso un esame dei fi lm a cui collaborò e degli articoli di argomento cinematografico scritti nel corso della sua carriera – mostra come il cinema, pur rimanendo secondario rispetto alla politica, sia un campo che può rivelare aspetti importanti della sua personalità.
In uno sketch televisivo Montanelli respingeva le lusinghe del cinema definendosi un “contadino toscano” e spesso ha guardato a questo mondo con occhio da moralista, ma nel corso della sua vita ne è stato in diversi momenti attratto. E il cinema lo ha più volte cercato, intuendone le potenzialità.
Dell’attività cinematografica del giornalista sono esaminati gli episodi noti (come la rottura con Sergio Amidei, co-sceneggiatore de Il generale Della Rovere, per il quale ottenne una candidatura all’Oscar) e quelli sconosciuti (come il telefilm di Jacques Tourneur sceneggiato da John Fante, che prendeva ispirazione da un suo racconto, o il progetto su Giulio Cesare elaborato con Valerio Zurlini). Senza dimenticare i personaggi cinematografici a lui ispirati.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Publication date
-
Collection
About the author
Rinaldo Vignati
Rinaldo Vignati svolge attività di ricerca nel campo della sociologia politica e della storia del cinema. Nel primo ambito collabora con l’Università di Bologna e l’Istituto Cattaneo di Bologna. Ha curato numeri monografici dei “Quaderni di sociologia” e dei “Quaderni dell’osservatorio elettorale” e, in collaborazione, i volumi La prova del No. Il sistema politico italiano dopo il referendum costituzionale (2017) e Il vicolo cieco. Le elezioni del 4 marzo 2018 (2018). Come storico e critico cinematografico si interessa in particolare di cinema latinoamericano e dell’attività degli sceneggiatori. Collabora con “Cineforum”, “Cabiria-Studi di cinema”, “Blow up” e “Nocturno”. Ha scritto un saggio sulla storia del cinema d’animazione argentino incluso nel volume di G. Bendazzi Primo due volte. Quirino Cristiani e il cinema d’animazione (2017).