La basilica pitagorica di Porta Maggiore La più commovente testimonianza della spiritualità pagana

La basilica pitagorica di Porta Maggiore

La più commovente testimonianza della spiritualità pagana

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Era la mattina del 23 aprile 1917 quando, per uno sprofondamento del terreno, gli addetti delle Ferrovie dello Stato si trovarono di fronte a un’enorme voragine di detriti posta trasversalmente alla linea ferroviaria Roma-Napoli. Fu così che “la più commovente testimonianza della più alta riforma spirituale che mai abbia tentato il mondo pagano”, dopo diciannove secoli di abbandono e oblio, è riemersa da un remoto passato a esibirci le sue prestigiose vestigia. Oggi, a distanza di cento anni da quel fortuito ritrovamento, vede la luce la traduzione integrale in lingua italiana del denso saggio che lo storico Jérôme Carcopino dedicò all’affascinante basilica pitagorica sotterranea di Porta Maggiore.

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Sull'autore

Jérôme Carcopino

Jérôme Carcopino (1881-1970), storico, ha insegnato Storia romana in diverse università, tra cui la Sorbona di Parigi. Dirige stabilmente l’École française a Roma dal 1937 al 1940. Nel dopoguerra si dedica allo studio e alla ricerca. Dal 1955 entra a far parte dell’Académie française. Il numero delle sue pubblicazioni, fra monografie, diari, conferenze e articoli, supera i mille testi. In Italia è conosciuto soprattutto per le monografie sulle vite di Silla e di Giulio Cesare, oltre che per il magistrale La vita quotidiana a Roma all’apogeo dell’Impero (1939).

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