Sujeitu omi Antropologia delle maschilità a Capo Verde

Sujeitu omi

Antropologia delle maschilità a Capo Verde

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Capo Verde è un piccolo arcipelago che conta più persone in diaspora che in patria. Solo apparentemente isolato, l’arcipelago è attraversato da processi che hanno portata internazionale. La società nata dalla lotta di liberazione contro il colonialismo portoghese è oggi scenario dell’acuirsi della disuguaglianza economica e del radicamento di politiche neoliberali. In questo contesto, i giovani uomini delle periferie della capitale faticano a trovare uno spazio nella comunità adulta, esclusi dal mercato del lavoro e marginalizzati nella città. Costruire la propria identità ispirandosi al modello locale di maschilità diventa un compito irrealizzabile. Sujeito omi ripercorre le strategie di questi giovani per costruire e performare la maschilità: percorsi di critica all’ideale egemonico maschile e sperimentazione di modelli innovativi, affiliazione alle gang urbane o ai nascenti movimenti di attivisti sociali; esperienze che, alternativamente, si inseriscono negli interstizi della società, la sfidano o cercano di trasformarla.

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Sull'autore

Silvia Stefani

Silvia Stefani, PhD in Scienze Sociali, è assegnista di ricerca in Antropologia presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa di disuguaglianze e questioni di genere. Ha svolto ricerche a Capo Verde e in Brasile, analizzando gli intrecci tra sessismo, razzismo, sfruttamento economico e segregazione urbana. In Italia, lavora sui temi del contrasto all’homelessness, collaborando con un gruppo di ricerca multidisciplinare, che comprende antropologhe, sociologhe e designer.

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