Virtualità e utopia concreta Il comunismo eretico di André Gorz

Virtualità e utopia concreta

Il comunismo eretico di André Gorz

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La vita e il pensiero di André Gorz hanno affrontato la crisi della modernità, sotto l’ottica delle aberrazioni di una ragione economica-strumentale che ha prodotto mancanza di prospettive, ingiustizia sociale e una crisi sistemica ambientale. Il sistema di produzione capitalistico è causa dell’introduzione nel vissuto individuale e sociale di un’alienazione mai risolta, che compromette la facoltà dei soggetti (individuali e collettivi) di operare coscientemente, responsabilmente e autonomamente. Alla crisi di questo modo di produzione si è storicamente accompagnato il fallimento dei socialismi reali nel liberare il soggetto dall’alienazione e dall’eteronomia produttiva che ne consegue. È attraverso una particolare concezione del marxismo, mediata dagli assunti fenomenologici ed esistenzialisti, alla base della formazione gorziana, che l’autore ci consegna una teoria e una prassi utopica ma allo stesso tempo concreta, una virtualità in divenire pronta a emergere ma repressa, una proposta politica ancora comunista benché, sotto certi aspetti, “eretica”.

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Sull'autore

Enzo Miccoli

Enzo Miccoli, nato a Torino nel 1977, è laureato in Scienze politiche e in Filosofia e storia delle idee presso l’Università degli Studi di Torino. Dal 2010 è sindacalista nell’Unione Sindacale di Base.

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