
Non è più il tempo della favola di Borges in cui i cartografi dell’Impero disegnano una carta così dettagliata da finire per coprire il territorio con la massima precisione. Se dovessimo riprendere quella favola oggi, bisognerebbe dire che sono piuttosto i brandelli del territorio a imputridire lentamente sull’estensione della carta. Qui e là sono vestigia del reale che sussistono, nel deserto che non è più quello dell’Impero, ma il nostro. II deserto del reale stesso. Il grande evento, il grande trauma di oggi, è questa agonia dei referenti forti, l’agonia del reale e del razionale, che introduce a un’era della simulazione. La storia si è ritirata e, in questo vuoto, rifluiscono i fantasmi di una storia passata, la panoplia degli eventi, delle ideologie, leucemia della storia e della simulazione. Il simulacro puro e semplice della seduzione circola ovunque e, invece di essere l’incubo del discorso e portargli via la sua verità, serve semplicemente a lubrificarne i contorni.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
130 -
Collana
Sull'autore
Jean Baudrillard
Jean Baudrillard (1929 – 2007), filosofo, sociologo, critico culturale e fotografo, è stato tra i più importanti teorici e critici della postmodernità. Il suo pensiero ha avuto importanti ripercussioni tanto sul mondo intellettuale quanto sulla stessa cultura di massa, spesso oggetto della sua riflessione. Alcune tra le sue opere, come Il sistema degli oggetti, L’economia politica del segno e Lo scambio simbolico e la morte sono classici del pensiero del Novecento.