Patria e cultura in Rivoluzione

Patria e cultura in Rivoluzione

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Patria e cultura in Rivoluzione analizza il modo in cui si è formata la nazionalità cubana, con la cultura come asse portante a contrasto della dominazione coloniale spagnola e della minaccia rappresentata dalla perenne intenzione degli Stati Uniti di impadronirsi di Cuba fin dal XIX secolo. Nelle sue pagine si analizza la forma della guerra progettata per decenni nei laboratori ideologici dell’impero più potente che la storia abbia mai conosciuto. Se ne valutano le basi concettuali e il corredo di strumenti, per offrire chiavi di lettura ed evitare le trappole che potrebbero essere tese all’isola nel presente e nel futuro. Il saggio offre una panoramica ben documentata delle operazioni di destabilizzazione volte al “cambio di regime”, dell’origine e della crescita di entità come l’U.S. Agency for International Development e la National Endowment for Democracy, nonché molteplici fondazioni statunitensi coinvolte nel lavoro sul campo, spesso come copertura della CIA. Inoltre spiega come i think tank al servizio dell’egemonia statunitense abbiano rinnovato e perfezionato le loro formule, dalla strategia di eversione ideologica, diretta contro l’URSS e i Paesi socialisti europei, fino alle cosiddette “rivoluzioni colorate”. Nella parte finale smaschera il piano per creare una “opposizione interna” apparentemente più presentabile di quella tradizionale, terrorista e sanguinaria, composta preferibilmente di “artisti”, con l’uso di mercenari e opportunisti in cerca di visibilità mediatica. Questo progetto ha l’aspirazione di causare una “esplosione sociale” che porti all’opportunità di promuovere un intervento militare diretto da parte degli Stati Uniti.

Book details

  • Publisher

  • Language

    Italian
  • Publication date

  • Page count

    110
  • Collection

About the author

Ernesto Limia Díaz

Ernesto Limia Díaz (Bayamo, 1968) è un saggista e ricercatore cubano. Laureato in Giurisprudenza, è visiting professor presso il Centro Martin Luther King di Cuba, dove ha tenuto corsi e conferenze sulle relazioni cubano-americane. È il primo vicepresidente dell’Associazione degli Scrittori dell’Unione Nazionale degli Scrittori e degli Artisti di Cuba e membro dell’Unione Nazionale degli Storici Cubani. Ha scritto numerosi saggi e articoli sulla storia, l’economia e i rapporti tra Cuba e Stati Uniti. È stato inoltre consigliere del Ministro della Cultura tra il 2016 e il 2019.

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