Disincanto della religione. Ingenuità della ragione? Dall’esclusione, al riconoscimento, alla correlazione

Disincanto della religione. Ingenuità della ragione?

Dall’esclusione, al riconoscimento, alla correlazione

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Il campo di ricerca nel quale si inserisce questo lavoro è quello del dibattito intorno alla collocazione della religione in rapporto all’altra componente dell’umano, la ragione. Religione e ragione hanno attraversato un lungo e non semplice percorso di confronto: sono passate dalla fase dell’esclusione al riconoscimento, per approdare alla ricerca di una correlazione reciproca. È la situazione nella quale ci troviamo a dibattere oggi. Da questa premessa prenderà avvio la proposta di una condizione originaria e fondamentale che abbiamo chiamato unità-totalità “sostantiva”. Sarà la ricerca storico-antropologica di Julien Ries a dare avvio e forma alla “novità” nello studio dell’antropologia umana: “la nuova antropologia religiosa fondamentale”. L’homo religiosus come chiave di lettura della ricerca sulle religioni e sulle culture. La narrazione filosofica proposta da Charles Taylor farà emergere il cammino, la validità e il rapporto reciproco tra religione e ragione. Emergerà con forza la proposta di unità-totalità “sostantiva”; unità, perché inscindibile è l’essere; totalità, in quanto complementarietà di differenze; “sostantiva”, in ragione della sostanza individuale dell’essere umano.

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About the author

Mario Bombelli

Mario Bombelli si è laureato in Antropologia ed Epistemologia delle Religioni all’Università di Urbino e ha conseguito il Dottorato in Filosofia presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo - Roma. È socio della Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR) e docente di Storia delle religioni presso diverse Università per Adulti. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo L’albero, le radici e le fronde. Itinerario storico-filosofico delle religioni (2018) e L’Europa e le chiese: le convinzioni delle chiese cristiane e la costruzione politica dell’Europa (2009).

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