Bagliori d'incendio
Conflitti politici a Modena e provincia tra Guerra di Libia e Marcia su Roma
Fabio Montella
Incendio. Era questa una delle immagini che più di frequente venivano evocate, un secolo fa, per descrivere gli effetti dello scontro in atto tra le diverse fazioni politiche; uno scontro che stava travolgendo la città e la provincia di Modena. Sulle pagine dei giornali, nei documenti della Prefettura e della Questura, nelle aule dei Tribunali il fuoco ricorreva spesso come metafora di un mondo che stava finendo in cenere, per fare posto a qualcosa di nuovo, ancora indefinibile; ma la metafora del fuoco era potente perché traeva alimento dalla realtà del vissuto dei modenesi: agli incendi delle Camere del lavoro, delle leghe “rosse” e delle Case del popolo si rispondeva con il rogo dei fienili degli agrari. Le elezioni politiche del 1921, che videro la vittoria dei fascisti, si svolsero, come scrisse il settimanale dei socialisti, “fra violenze inaudite e bagliori d’incendio”. Quel voto sancì ciò che era sotto gli occhi di tutti: un enorme capovolgimento in atto. Nulla sarebbe stato più come prima.
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Idioma
Italian -
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Sobre el autor
Fabio Montella
Fabio Montella, ricercatore indipendente e giornalista, collabora con l’Istituto Storico di Modena e con altri enti e istituzioni. Studioso della storia politica e sociale delle due guerre mondiali e del fascismo, da qualche anno gira l’Italia frequentando archivi, alla ricerca di nuove storie da narrare. È co-curatore del Dizionario storico dell’antifascismo modenese (2012). Ha inoltre recentemente pubblicato Storie senza approdo di migranti italiani (2021) e Prigionieri (2020). Con ricerche inedite sulla storia del Novecento ha ottenuto riconoscimenti in diversi concorsi nazionali, tra i quali il Premio “Cesare Mozzarelli”, a Mantova, nel 2021.